LINEA

2011

Serie di autoscatti.
Il bianco si fa immagine in primo piano, diventa schermo nel proteggere e rivelare un corpo non percepibile nelle sue forme. Ne rimane solo una fascia, quasi una fascia cromatica, un'allusione ad un corpo, un invito a ricostruirlo nelle sue parti celate.

 


Series of self-timers.
White in the background turns to a foreground image, an image that becomes a screen protecting and revealing a body that isn’t perceptible in its shapes. Just a white stripe remains, almost a chromatic stripe: an allusion to a body Inviting to re-build it in its hidden parts.

 

 

 

Essai(y), giovani artisti diplomati dell’Accademia di Venezia, Magazzino 3, Venezia 2011.